Sul costo dell’energia serve un intervento potente

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23/03/2022

Le nostre proposte per contenere la crescita dei prezzi, Zelensky in Parlamento, il bipopulismo colpisce ancora.

Oggi il Presidente ucraino Zelensky ha parlato davanti al Parlamento e Mario Draghi ha giustamente lodato il coraggio del suo popolo. Siamo favorevoli ad aiutare in tutti i modi l'Ucraina contro l'invasione russa, ma non all'ingresso di Kiev nell'UE

Il continuo allargamento pregiudica la possibilità di costruire un'Unione più integrata e aumenta il rischio di conflitto diretto con la Russia, il quale porterebbe a un'escalation ancora più grave della situazione attuale

Le conseguenze economiche della crisi stanno mettendo in difficoltà famiglie e imprese anche in Italia, e su questo le risposte dell'esecutivo sono ancora inadeguate. Il Governo Draghi, di cui siamo da sempre sostenitori, ha varato una manovra debolissima per arginare il costo dell'energia

Nell'ultimo decreto c'è la tassazione degli extra-profitti che proponiamo da settimane con Azione. Ma è troppo fiacca perché consentirebbe, ad esempio, di abbattere solo il 10% dell'attuale costo della benzina. 

Nel frattempo Confindustria, invece di sostenere le piccole e le medie imprese, ha dato vita a una assurda polemica, oltre tutto sbagliata, contro il provvedimento: una gigantesca mancanza di senso di responsabilità

Le aziende del settore, infatti, stanno producendo circa 40 miliardi di extra-utili sulle spalle delle piccole-medie-grandi imprese e su quelle dei cittadini. Con settori, come quello della logistica, a rischio di blocco totale. 

Diciamolo chiaramente: se non riusciamo ad abbassare il costo della benzina intorno a 1,75 euro avremo conseguenze economiche e sociali che peseranno direttamente sulle famiglie e il sistema produttivo. 

Serve un intervento potente e ritardarlo - come dovremmo aver imparato dalla pandemia - significherebbe aprire la strada verso un baratro dal quale sarà molto più costoso e difficile risalire.

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Su questo Azione ha fatto proposte serie e dettagliate per contenere il prezzo dell'energia nel breve periodo e renderci autonomi nel medio e lungo periodo, così da non dipendere dalle crisi internazionali. E ne faremo altre nei prossimi giorni, di peso. 

Su questi due temi, l'invasione russa e il costo dell'energia, stiamo assistendo al solito avvilente spettacolo della politica italiana, con le persone ragionevoli di entrambe le coalizioni che si appiattiscono sulle posizioni dei loro alleati populisti e sovranisti.

La destra è antieuropea e silenziosa sulle responsabilità di Putin, con cui ha intrattenuto rapporti opachi. La sinistra dice no al gas, al nucleare e alle spese per la difesa. I 5S e i Verdi no a tutto. 

È per questo che Azione sarà alternativa ai due poli, portando avanti il lavoro lungo e serio che stiamo facendo su tutto il territorio per dare vita a una classe dirigente di persone preparateQuesta settimana sarò in Piemonte

  

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