Questo Governo sopravvive solo con l’obiettivo di non andare a votare

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23/05/2020

L'intervista di Matteo Richetti all'agenzia Dire.

Fase 2

"La fase 2 del Governo vive di riaperture e informazioni 'alla giornata', troppa improvvisazione quando servirebbe un maggiore rigore scientifico. Il dibattito di ieri in Parlamento conferma come la politica molto spesso si concentri su contrapposizioni legate alla ricerca di un po' di consenso e non su aspetti concreti. I criteri delle riaperture ancora oggi ci sono indicazioni che sono fatte un po' alla giornata. Noi abbiamo proposto un meccanismo scientifico, un sistema fatto di 10 indicatori che rilevano l'indice del contagio, il numero dei tamponi, il numero dei test sierologici, il numero delle terapie intensive. È proprio un sistema a semafori: se la situazione è sotto controllo semaforo verde e si può procedere; se la situazione degli degli indicatori si aggrava parte una serie di meccanismi di fermo fino al lockdown. Sull'economia pensiamo che un Governo che ha avuto 80 miliardi di euro a disposizione dal Parlamento li spenda per Alitalia, per un po' di incentivi sul monopattino e per dei sistemi di garanzia alle imprese che vedono in ballo troppi enti e istituzioni".

 

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Mozioni di sfiducia al Ministro Bonafede respinta dal Senato

"Quello che è successo è vergognoso, perché Renzi condivide dalla prima all'ultima parola le ragioni che hanno portato il sottoscritto, Emma Bonino e tanti altri a chiedere le dimissioni del Ministro della Giustizia Bonafede. Penso che la coerenza della politica abbia subito un durissimo colpo, vale per Renzi e per il garantismo del Pd che richiama Beccaria soltanto nei tweet e poi alla fine gli piace il giustizialismo di Bonafede. Uno che gridava fuori la politica dal Csm e oggi con un membro del Csm sta polemizzando circa eventuali influenze di ambienti mafiosi nelle sue scelte. A me non interessa fare polemica ma chiarezza voleva che quel ministro si facesse da parte". 

 

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Il Governo

"Questo Governo sopravvive solo con l'obiettivo di non andare a votare, mentre invece servirebbe un esecutivo nuovo, di unità nazionale, guidato e composto da grandissime personalità come Mario Draghi. Il Governo Conte è nato con l'obiettivo di non andare a votare e quindi questo sarà presente fino all'ultimo giorno di legislatura. Questa maggioranza non perderà mai pezzi perché l'obiettivo è non andare a votare. Il quadro potrà cambiare nel momento in cui c'è all'orizzonte una maggioranza alternativa, un'ipotesi di Governo diversa che noi sosteniamo con forza. Riteniamo che oggi tutte le istanze di parte andrebbero messe da parte per un grande piano di rilancio dell'Italia, che quelle risorse straordinarie che abbiamo messo debbano essere utilizzate con un Governo di unità del Paese con grandissime personalità come Cantone alla Giustizia, Becchetti al Lavoro, Calenda. Non solo tecnici, io parlo di politici. Però mi pare che la maggioranza oggi preferisca fare un ragionamento di conservazione in un potpourri che unisce riformismo, giustizialismo, populismo e alla fine succede che le soluzioni sono sempre parziali, molto arzigogolate e anche di dubbia democrazia".