Programma per l’Italia: per un lavoro più giusto, efficiente e produttivo

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10/11/2021

Presentato il terzo capitolo di Un Programma per l'Italia.

Presentato il terzo capitolo sul lavoro del Programma per l'Italia, comitato presieduto da Carlo Cottarelli e costituito da Azione, Più Europa, Partito Repubblicano Italiano, Alleanza Liberaldemocratica per L'Italia (ALI) e i Liberali. Dopo i precedenti capitoli su Giustizia e Istruzione, nella conferenza stampa della giornata di ieri, 9 novembre 2021, sono state discusse le riforme necessarie per far ripartire il mercato del lavoro: nuovi contratti, assunzioni, aiuti alle imprese e rapporti tra pubblico e privato, per un costo di circa 5,5 miliardi, meno del solo Reddito di Cittadinanza.  

Nel nostro Paese, il mondo del lavoro è condizionato da importanti criticità strutturali, conseguenze di politiche non organiche e di corto respiro, tali da influire negativamente sulle potenzialità di crescita. 

Le proposte di Programma per l'Italia, in un quadro coordinato che possa essere di beneficio sia per le imprese che per i lavoratori, intendono promuovere un contesto lavorativo più dinamico ed adatto ai tempi che cambiano

Calenda: "non vogliamo rivoluzionare l'universo, ma capire come migliorare un passo alla volta il mercato del lavoro per renderlo più efficiente e più giusto". La chiave di una vera riforma del lavoro passa dai giovani: "sono la categoria che vive una fase di disagio peculiare. Per questo noi ci batteremo affinché non si spendano ulteriori risorse sulle pensioni. Se i sindacati fanno una sciopero noi risponderemo con una mobilitazione, non con i giovani, ma per i giovani".

Giampiero Falasca, responsabile Tematiche Diritto del Lavoro: "con le nostre proposte abbiamo deciso di andare contro il populismo giuslavoristico, cioè contro quel virus che ha rovinato le politiche del lavoro degli ultimi vent'anni e che, durante il periodo della pandemia, è enormemente cresciuto. Veniamo da due anni in cui il mercato del lavoro è stato soffocato da divieti e sussidi che in una prima fase servivano, poi si sono rivelati mortali"

 

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