Un Congresso di confronto per superare il bipopulismo

Ieri si è concluso il secondo Congresso nazionale di Azione. Un Congresso che ha attirato molta attenzione mediatica per la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Confrontarsi con gli avversari politici è parte del nostro DNA, tanto più se si tratta della Presidente del Consiglio, ma come sempre accade l’altra parte non accetta questo principio basilare della democrazia. Spiace che per questa ragione la segretaria del PD Schlein abbia deciso di non partecipare. Anche mentre il mondo va a pezzi rimaniamo prigionieri delle nostre eterne “guerre civili” fatte per militarizzare gli elettorati.

Come abbiamo mostrato con un sondaggio commissionato a SWG, il bipopulismo ha portato ad una situazione in cui più di un terzo degli italiani auspica una dittatura di fatto. Questa percentuale raggiunge il 52% nei giovani tra i 24 e i 35 anni! QUI puoi vedere il mio intervento.

Quando andai al congresso della CGIL con Conte e Landini, i giornali scrissero che Azione entrava nel campo largo, oggi scrivono che c’è un feeling con il centro-destra.

Per l’ennesima volta abbiamo ripetuto che Azione rimane dove l’hanno messa gli elettori. Al centro e all’opposizione del Governo Meloni.

Alla Presidente del Consiglio abbiamo detto con chiarezza i punti sui quali concordiamo, nucleare e Ucraina fra tutti, e i tanti elementi della sua agenda che riteniamo sbagliati a partire da premierato, autonomia e feeling con Trump.

Abbiamo ritrovato e confermato molta sintonia di visione con Pina Picierno, Lorenzo Guerini, Paolo Gentiloni e Mario Monti  su Europa e Ucraina.

 

Il punto centrale del Congresso ha riguardato la necessità che si crei al centro un’area di volenterosi pronti a sostenere un’agenda veramente europeista. Oggi questo include la costruzione di una NATO europea e un fermo sostegno all’Ucraina. È del tutto evidente che né la destra né la sinistra sono in grado di assicurare questa decisiva scelta strategica.

Conte, con la spregiudicatezza che lo contraddistingue, dopo aver firmato l’accordo NATO per portare le spese per la difesa al 2% e rifiutato i 38 miliardi di prestito sanitario europeo, sta girando l’Italia chiedendo più soldi per la sanità e meno per le armi. A Conte abbiamo ricordato i duecento miliardi buttati per il superbonus e il feeling con Trump, Putin, Salvini e Maduro. Molte polemiche ha suscitato l’espressione che ho usato sulla necessità di “cancellare il M5S”. A differenza degli amici di Conte, che i partiti li cancellano per legge, mi riferivo alla cancellazione di quel modo di fare politica.

Nel campo della maggioranza di Governo, Salvini fa lo stesso lavoro di demolizione che Conte opera nella sinistra. L’Italia non può andare avanti in questo modo.

Se vogliono continuare a governare o aspirare a governare senza tradire i propri valori, le forze politiche europeiste devono rompere gli indugi e abbandonare al loro destino Salvini e Conte. Azione continuerà a lavorare per costruire questo fronte dei volenterosi che metta al riparo l’Italia da derive populiste.

Il nostro Congresso si è concluso con l’elezione di Elena Bonetti alla Presidenza di Azione mentre Giulia Pastorella e Emma Fattorini sono state riconfermate Vicepresidenti. I miei auguri, insieme a tutti gli iscritti di Azione a loro e agli altri eletti alle cariche congressuali. QUI il mio intervento in chiusura dei lavori.

Si preparano tempi drammatici. I dazi di Trump innescheranno una grave recessione mondiale; Putin è sempre più aggressivo; in Medio Oriente continua lo scempio a Gaza. La politica italiana non può andare avanti come se nulla fosse. Aiutaci a cambiarla.

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