Santanchè faccia un passo indietro
Oggi in Senato il Ministro Santanchè ha reso l'informativa in merito alle accuse che le sono state mosse in merito alla gestione delle sue società.
Santanchè non ha risposto nel merito esaustivamente. Le domande sul pagamento del TFR, l'uso della cassa integrazione, benefit e emolumenti, gestione dei fornitori, debiti fiscali sono rimaste senza risposta o con risposte parziali e omissive.
Essere garantisti non vuol dire sostenere che ogni comportamento non sanzionato da una condanna definitiva è appropriato per un membro di governo. Così funziona in tutti i paesi civili del mondo. Agli onori si accompagno gli oneri. E l'onere è in primo luogo quello di tenere un comportamento appropriato che non danneggi l'immagine del Paese. Per questo riteniamo che sarebbe giusto per il Ministro valutare l'opportunità di fare un passo indietro.
Non firmeremo inutili mozioni di sfiducia: sono il miglior modo per compattare la maggioranza e togliere le "castagne dal fuoco" a Meloni.
Sono rispettivamente la Presidente del Consiglio e il Ministro che devono assumersi la responsabilità delle scelte che faranno.
Noi sulla nostra idea di etica e di comportamenti adeguati agli incarichi rimaniamo fermi: è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. Santanchè ci pensi.