Proposta di riforma
del gruppo tematico Fisco

Premessa
La situazione economica internazionale richiede interventi radicali per superare le criticità storiche del sistema tributario italiano, che va trasformato e reso più semplice, equo e funzionale allo sviluppo economico del Paese. Il programma di Azione mira a realizzare una politica fiscale sia in una prospettiva nazionale, incrementando la competitività e l’attrattività per l’Italia degli investimenti esteri, sia in una prospettiva europea, focalizzando gli interventi su quelle idee da sostenere nel consesso unionale che potrebbero caratterizzare la fase attuale come “costituente” di un vero sistema fiscale dell’Unione Europea.
Principi guida della riforma
❍ Centralità dei principi costituzionali di capacità contributiva e progressività (art. 53), letti in modo coordinato con il principio di uguaglianza (art. 3). Per questo siamo contrari alla flat tax e a sistemi con un numero ridotto di scaglioni di aliquote di imposta (contrari al principio di progressività) e siamo contrari a discriminazioni sostanziali nella tassazione tra lavoratori autonomi e subordinati e a qualsiasi forma di “condono” (in contrasto con il principio di uguaglianza).
❍ Fisco come leva di sviluppo: nel rispetto dei vincoli posti dall’ordinamento europeo, il sistema tributario deve fungere come incentivo alla nascita ed alla crescita delle imprese anziché porsi come ostacolo.
❍ Funzione del tributo: il tributo deve essere occasione anche per una equa redistribuzione della ricchezza, oltre che finanziamento dei servizi pubblici.
❍ Equità e trasparenza: sostegno diretto alle classi più deboli e un sistema fiscale chiaro e agile per contribuenti e imprese.
❍ Vincolo di destinazione del maggior gettito derivante dal recupero dell’evasione alla diminuzione dell’imposta corrispondente per l’anno successivo.
Criticità
✘ Normativa frammentata, opaca e instabile
Il sistema normativo tributario è afflitto da tre patologie principali: un eccessivo numero di disposizioni, testi normativi oscuri, e incertezza applicativa.
Sebbene la legge delega del Governo preveda testi unici, il rischio è che questi diventino una mera raccolta quantitativa che realizza solo in parte la semplificazione necessaria. La mancanza di un “Codice tributario” completo porta a disposizioni criptiche, interpretazioni giurisprudenziali inadeguate e esiti disastrosi per il contribuente.
L’ordinamento è figlio dell’eccessiva proliferazione normativa, con circa 800 leggi fiscali sottoposte a oltre 1.200 modifiche.
✘ Erosione della base imponibile
L’IRPEF, principale fonte di entrata del sistema fiscale, ha subito nel tempo trasformazioni disorganiche che ne hanno compromesso l’efficacia e l’equità. La base imponibile si è progressivamente erosa, il numero degli scaglioni si è drasticamente ridotto, compromettendo la gradualità, mentre le aliquote sono state oggetto di continue modifiche, generando una persistente instabilità.
A ciò si è aggiunto un ricorso sempre più esteso e disordinato alle agevolazioni fiscali (tax expenditures), spesso introdotte con finalità estranee alla coerenza del sistema.
Il risultato è una curva IRPEF caratterizzata da evidenti discontinuità, con detrazioni frammentarie che alimentano distorsioni e una normativa complessivamente frammentata, la cui evoluzione ha finito per compromettere l’equità orizzontale.
Molti strumenti agevolativi risultano oggi superati, poco efficaci e ulteriormente distorsivi. In questo quadro si inserisce anche la cosiddetta “trappola dell’incapienza”, che penalizza i redditi più bassi, aggravando le disuguaglianze. Infine, sono emerse rilevanti criticità anche sull’attendibilità dell’ISEE, parametro chiave per il calcolo di strumenti di sostegno come l’Assegno Unico.
✘ Disallineamenti e agevolazioni dispersive
Permangono alcune aree di disallineamento tra bilancio civilistico e disciplina fiscale, in particolare per ammortamenti e interessi di mora. Il trattamento fiscale delle imprese di minori dimensioni è stato trascurato e resta irrisolto. L’attuale sistema di agevolazioni fiscali è frammentato, “a pioggia”, spesso inefficace, e compromette l’efficacia degli aiuti pubblici.
✘ Rigidità dell’IVA e ostacoli settoriali
Nonostante l’IVA sia armonizzata a livello UE, l’Italia non ha ancora sfruttato le nuove opportunità offerte dall’ordinamento europeo per agevolare settori essenziali come sanità, sviluppo e ricerca. Nonostante il recepimento formale della direttiva UE, manca una riforma sostanziale dell’assetto delle aliquote IVA e interventi mirati sui settori strategici che l’Europa consente di tutelare fiscalmente.
L’imposta ha accumulato distorsioni nel tempo. Vincoli normativi obsoleti in settori cruciali come la sanità sono diventati un ostacolo alla sostenibilità economica e alla funzionalità del servizio.
✘ Catasto obsoleto e iniquità nei tributi locali
Il catasto è un sistema vecchio di almeno 70 anni e quasi immutato, che infatti presenta profonde distorsioni. È poco rappresentativo del reale valore degli immobili, creando gravi squilibri fiscali e sociali. Le rendite catastali sono spesso obsolete e non riflettono il valore reddituale, generando differenze elevate tra immobili simili. L’ISEE, basato su rendite catastali vecchie e disomogenee, può distorcere le graduatorie per i servizi sociali, favorendo i più abbienti e penalizzando i più fragili. Questo meccanismo mina la fiducia dei cittadini nei confronti dei comuni.
La gestione dei tributi locali richiede ai cittadini adempimenti manuali e complessi (reperire dati, calcolare, compilare F24, pagare), con responsabilità per eventuali errori, nonostante la liquidazione potrebbe essere automatizzata. Le difficoltà riguardano anche molti Comuni che lamentano serie difficoltà operative nell’accertamento (spesso delegato a società private, talvolta inefficienti o fraudolente) e nella riscossione (difficoltà nella gestione diretta delle ingiunzioni e scarsa attenzione di ADER per carichi minori).
✘ Troppi adempimenti e digitalizzazione assente
Il sistema è caratterizzato da un eccessivo numero di scadenze fiscali e contributive, distribuite durante tutto l’anno (fino a 65 per alcune categorie), ciascuna delle quali richiede numerose attività e interazioni con intermediari, sottraendo tempo significativo: si stimano 70 ore all’anno per contribuente e fino al 7% del tempo lavorativo annuo per imprenditori e professionisti.
L’introduzione di scadenze autonome da parte delle Regioni aggrava la complessità. L’uso degli strumenti informatici per semplificare è ostacolato da un’interpretazione restrittiva delle norme sulla tutela e trattamento dei dati personali, rallentando la digitalizzazione e impedendo la semplificazione sostanziale (es. modelli precompilati completi, liquidazione automatica) e l’adozione di sistemi predittivi.
✘ Giustizia tributaria lenta e disfunzionale
Il processo tributario versa da decenni in una condizione di profonda crisi, aggravata dall’assenza di una riforma organica della giustizia tributaria. Il principio del giusto processo (art. 111 Cost.) risulta ancora oggi estraneo alla normativa processuale vigente, mentre la giurisdizione tributaria continua a non essere effettivamente autonoma e indipendente.
Gli uffici del contenzioso sono spesso privi di risorse adeguate e di una strutturazione efficiente, fattori che generano ritardi e disfunzioni.
La Sezione tributaria della Corte di Cassazione è gravemente sovraccarica, anche per effetto di sentenze di secondo grado formulate in modo approssimativo, mentre il livello di specializzazione dei giudici di legittimità rimane insufficiente.
Le Corti di giustizia tributaria non fissano con tempestività le udienze relative alla sospensione degli avvisi di accertamento, provocando danni economici rilevanti ai contribuenti e, in alcuni casi, costringendo imprese e professionisti alla chiusura prima della conclusione del contenzioso.
La nostra proposta
✔ Semplificazione normativa
❍ Creare un Codice Tributario delle norme sostanziali che riordini sistematicamente le disposizioni tributarie sostanziali, superando l’attuale dispersione normativa.
❍ Adottare un Codice della Procedura Tributaria che raccolga le disposizioni sulla relazione contribuente-Amministrazione finanziaria, garantendo chiarezza nei procedimenti di verifica, accertamento e contenzioso, che vada al di là della semplice elaborazione di testi unici “compilativi” (come avvenuto nella recente riforma tributaria) e provveda ad un più puntuale coordinamento tra principi, regole e procedimenti rilevanti nell’attuazione del prelievo.
❍ Razionalizzare la normativa attraverso l’introduzione di procedure formalizzate di revisione testuale e stilistica nella redazione delle norme nuove, di controllo della qualità delle norme vigenti, con eliminazione di rinvii inutili e definizione chiara e (ove possibile) autosufficiente delle disposizioni.
✔ Riforma dell'IRPEF
❍ Introdurre una No-Tax Area (NTA) universale, allineata al reddito minimo di sussistenza, ad oggi pari a circa 9.000 euro, uniformando quelle attualmente in vigore.
❍ Adottare un modello di progressività continua ispirato al sistema tedesco, evitando incrementi bruschi e penalizzanti per i redditi medio-bassi, con previsione in ogni caso di un tetto massimo.
❍ Riordinare le agevolazioni (deduzioni, detrazioni e crediti d’imposta), trasformando le misure fiscali inefficaci in elargizioni dirette, nell’ottica di una semplificazione del rapporto tra amministrazione-cittadino.
❍ Razionalizzare la fiscalità per le famiglie, unificando gli strumenti di sostegno in una misura semplice analoga all’Assegno unico universale e rivedendo la centralità dell’ISEE, in quanto strumento non più adeguato ad una realistica rappresentazione della “ricchezza” familiare.
✔ Riforma dell'IRES e incentivi per le imprese
❍ Eliminare le residue ipotesi di disallineamento tra bilancio civilistico e disciplina fiscale”, eliminando ove possibile tutte le variazioni fiscali, anche oltre quanto attuato dalla recente riforma, e semplificando di conseguenza i relativi adempimenti.
❍ Riordinare e razionalizzare i crediti d’imposta con forme di sostegno diretto ai cittadini, preferibilmente automatizzate.
❍ Detassare parzialmente (50%) i nuovi investimenti finanziati con capitale proprio, per incentivare la capitalizzazione delle imprese.
❍ Creare un portale web delle agevolazioni, per consentire una consultazione chiara ed immediata per cittadini, imprese, enti.
✔ Fiscalità locale e catasto
❍ Riformare il catasto, censire sistematicamente il patrimonio immobiliare e modificare per garantire maggiore equità.
❍ Semplificare gli adempimenti tributari locali e potenziare le capacità di accertamento e riscossione degli enti locali.
❍ Rafforzare l’accertamento e la riscossione delle imposte da parte degli enti locali.
✔ Digitalizzazione e riduzione degli adempimenti
❍ Accorpare gli adempimenti e l’interazione con l’amministrazione finanziariaintroducendo una sola finestra temporale dedicata a tutti i versamenti, comunicazioni e dichiarazioni fiscali.
❍ Digitalizzare i processi fiscali tramite interoperabilità delle banche dati e consentirne il libero accesso agli enti impositori.
✔ Riforma del processo tributario
❍ Riformare la Magistratura tributaria e la sezione specializzata della Cassazione.
❍ Adeguare il processo tributario ai principi costituzionali del “giusto processo” e alle garanzie previste dalle Carte dei diritti sovranazionali.
❍ Spostare la magistratura tributaria dalle dipendenze del MEF a quelle del Ministero della Giustizia, per garantire il principio di terzietà del giudice.
❍ Creare una piattaforma unica per tutte le giurisdizioni.
❍ Proteggere il patrimonio dei contribuenti nei giudizi fiscali abolendo la riscossione provvisoria durante il contenzioso.
✔ Coordinamento europeo
❍ Sostenere l’introduzione della base imponibile comune europea per le imprese (BEFIT – Business in Europe: Framework for Income Taxation).
❍ Sostenere l’introduzione di tributi comuni europei quali la web tax, per finanziare direttamente il bilancio dell’Unione.
❍ Migliorare l’armonizzazione europea dell’imposizione indiretta, puntando a un sistema comune più semplice e trasparente.
❍ Potenziamento delle facoltà previsionali del MEF
❍ Dotare l’Amministrazione finanziaria di una struttura interna altamente qualificata ed altamente specializzata per fornire al Governo simulazioni ed analisi che supportino le scelte fiscali nel medio-lungo periodo e prevederne le conseguenze sul Sistema-Paese e sul tessuto economico di riferimento.
✔ Contrasto dell'evasione fiscale
❍ Utilizzare in modo appropriato la tecnologia digitale e attenuare in modo ragionevole le limitazioni previste dalla normativa sulla privacy.
❍ Restituire alla Guardia di Finanza la sua funzione originaria di Polizia tributaria.
❍ Svolgere un’attività di sensibilizzazione a livello europeo ed internazionale che conduca a una maggiore collaborazione tra le Amministrazioni finanziarie.
❍ Favorire i pagamenti elettronici, con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’uso del contante.