La settimana di Azione (e buona Pasqua!)

Ecco un piccolo riassunto di cos’è successo questa settimana in Azione.

RUSSIA: O SALVINI STRACCIA L’ACCORDO CON PUTIN O SI DIMETTE

Lunedì alla Camera dei Deputati, il nostro capogruppo Matteo Richetti ha illustrato la mozione di sfiducia contro il Ministro Salvini sui suoi rapporti con Vladimir Putin.

Il punto di Azione è che, se Salvini fosse davvero così sovranista come dice di essere, dovrebbe essere il primo a fare l’interesse degli italiani, dimostrando che l’accordo con Russia Unita, il partito di Putin, non è più valido. Il nostro Paese non può permettersi di avere accordi con chi ha invaso l’Ucraina e compie ogni giorno gesti antidemocratici. O il vicepresidente del Consiglio dimostra di aver disdetto quell’accordo, oppure deve dimettersi.

Così Richetti in Aula: “Il vicepresidente del Consiglio ha siglato, in quanto leader della Lega, un accordo con il suo corrispettivo leader del partito di Putin in Russia. Se un accordo è carta straccia si può far sì che ne cessi la validità, ma se non è carta straccia ed è in vigore, l’accordo impegna le parti. Nella fattispecie, una delle parti è il mio vicepresidente del Consiglio dei ministri, perché è anche mio, non solo della Lega, ma della Repubblica italiana. Se non si straccerà l’accordo, allora è ora che Salvini si dimetta“.

Sullo stesso tema è intervenuto a Skytg24 il deputato e vicesegretario di Azione Ettore Rosato: “La Lega di Salvini ha un accordo con il partito di Putin incompatibile con il ruolo di governo. È impensabile che ci sia uno scambio di informazioni sensibili tra il nostro paese e la Russia. Chiediamo chiarezza nell’interesse del nostro paese, per la credibilità del nostro paese con gli altri partner europei.”

QUI per vedere la sua intervista.

EUROPEISMO CONVINTO E RESPONSABILE, LA SITUAZIONE GEOPOLITICA NE HA BISOGNO

La situazione geopolitica internazionale oggi richiede un europeismo solido, convinto, profondo e responsabile. Con Azione vogliamo che l’Italia sia protagonista in Europa nella costruzione di una difesa comune, non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per scongiurare la vittoria degli autocrati. Non significa andare incontro alla guerra, ma utilizzare la deterrenza per costruire la pace, una pace che però non può nascere dalla resa, per esempio, dell’Ucraina.

Così la vicesegretaria e portavoce di Azione Mariastella Gelmini ospite a Tg2 Post: “Abbiamo bisogno di essere convintamente europei, ma questo non significa fare sconti all’Europa. Con Azione, quando l’UE propone una direttiva sulle case green completamente sbagliata, votiamo contro. Esattamente come quando sulla politica industriale si aiutano i Paesi del nord anziché il sistema italiano, però l’europeismo non può essere di facciata, deve essere solido, profondo e responsabile, perché la situazione internazionale lo richiede”.

Sull’importanza di costruire una difesa comune europea per evitare che l’Europa venga sopraffatta da interessi geopolitici più alti, è intervenuta alla trasmissione Coffee Break la deputata e vicepresidente di Azione Elena Bonetti: “La difesa europea è una priorità, è necessario che rientri negli asset di una politica estera europea comune, a cui aggiungere una politica di investimento e una politica industriale comune per un rilancio forte della competitività europea”.

QUI per vedere la sua intervista.

FINALMENTE UN BUON RISULTATO PER I CITTADINI AIRE

Questa settimana siamo riusciti, grazie a una proposta del gruppo di Azione, a impegnare il Governo affinché, per le elezioni europee successive a quelle del 2024, gli italiani residenti al di fuori dall’Unione Europea possano votare direttamente nel Paese in cui vivono. (QUI puoi trovare il testo dell’ordine del giorno a prima firma della deputata di Azione Federica Onori).

È un risultato molto importante perché è il primo impegno concreto, dall’inizio di questa legislatura, che il Governo prende per gli italiani all’estero in tema di diritto al voto. Noi non smetteremo di pungolarlo fino a che non darà seguito a questo impegno preso: non devono e non possono rimanere solo parole.

Così Onori: “È un successo importante, perché l’Italia al momento è l’unico Paese fondatore dell’UE che non garantisce ai cittadini che ne sono al di fuori di poter votare dove vivono. Questa è una battaglia che stiamo portando avanti già da un anno, chiedendo chi fosse predisposta questa possibilità già per queste elezioni europee, ma il governo ha detto che non ci sono i tempi tecnici. Certo, non ci sono perché ora siamo davvero in prossimità di questo appuntamento elettorale, ma in un anno e mezzo non c’è mai stata la volontà politica di risolvere questo problema. Ma adesso, grazie al nostro ordine del giorno, si è finalmente aperta una possibilità per le elezioni successive a quelle del 2024.”

PASSAPORTI: UNA PICCOLA GRANDE VITTORIA

Da oltre un anno il deputato di Azione Fabrizio Benzoni conduce una grande battaglia sui gravi problemi legati ai rinnovi dei passaporti e alle lunghissime attese per prenotare un appuntamento.

A seguito di un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi, sono arrivati finalmente i primi risultati: è stato assunto nuovo personale per gli uffici passaporti e adottato un nuovo sistema di prenotazione che divide passaporto ordinario da quello di urgenza. Il nostro impegno però non finisce qui, occorre semplificare e digitalizzare la procedura ancora troppo lunga e complessa.

Così l’onorevole Benzoni: “È un primo piccolo risultato di questo anno di lavoro parlamentare e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Abbiamo dimostrato che quando si fa opposizione con caparbietà, costanza e pragmatismo i risultati arrivano.

CODICE DELLA STRADA: UN RITORNO AL PASSATO

Mercoledì è stato approvato il disegno di legge alla Camera dei deputati sul nuovo codice della strada. Il testo passerà al Senato per l’approvazione finale. Il codice aggiornato potrebbe entrare in vigore prima dell’estate.

I deputati di Azione hanno votato contro questa riforma, ritenendola sbagliata. Le modifiche introdotte infatti non contribuiscono ad aumentare la sicurezza sulle nostre strade e, non a caso, hanno ricevuto numerose critiche dai familiari delle vittime della strada. Con questa riforma vince un’impostazione ideologica che mette al centro le auto a danno di tutte le altre categorie e non guarda al futuro, ignorando temi fondamentali come i simulatori di guida e la guida autonoma.È intervenuta così alla Camera la nostra deputata e vicepresidente Giulia Pastorella: “Questo codice non funziona perché non si occupa di sicurezza, di vivibilità delle nostre strade e di futuro e innovazioni. Per quanto riguarda la sicurezza il nuovo codice non si occupa di prevenzione. È un provvedimento che non assicura più sicurezza, che punisce settori che stavano facendo del bene alle nostre città e soprattutto è un provvedimento punitivo, non risolutivo. Per questi motivi voteremo convintamente contro.”

Buona Pasqua a tutti voi!