La nostra proposta su lobbying e conflitto di interesse

Premessa
La regolamentazione dei rapporti tra portatori di interesse e decisori pubblici in Italia presenta diverse criticità che incidono sulla trasparenza e sull’efficacia del processo decisionale. Uno studio di Transparency International Italia ha evidenziato che il livello di trasparenza nel lobbying si attesta a un modesto 11%, con un punteggio complessivo di 20 su 100, tra i più bassi in Europa.
Questa mancanza di trasparenza ha contribuito a una percezione negativa del lobbying, spesso associato alla corruzione nell’immaginario collettivo. I media tendono a rafforzare questa visione, collegando l’attività di lobbying a scandali corruttivi, il che alimenta la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
Inoltre, la regolamentazione frammentata e disomogenea a livello nazionale ha portato a un quadro normativo complesso e poco efficace. Diverse istituzioni hanno adottato regolamentazioni differenti, creando un percorso tortuoso e rapsodico nella gestione delle relazioni tra portatori di interessi e decisori pubblici.
Queste criticità evidenziano la necessità di una regolamentazione più coerente e trasparente, che garantisca un accesso equo al processo decisionale e rafforzi la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Le nostre proposte
La proposta di legge prevede di regolare i rapporti tra portatori di interesse e decisori pubblici così da avere una garanzia di trasparenza e regolarità nei confronti di tutti cittadini.
✔ Introdurre consultazioni pubbliche obbligatorie
Rendere obbligatorie le consultazioni pubbliche su provvedimenti di interesse generale, garantendo che cittadini, imprese e associazioni possano partecipare attivamente al processo decisionale in modo trasparente ed equo.
✔ Istituire presso l'AGCM un registro a cui sono tenuti ad iscriversi tutti i rappresentanti di interesse
Creare un registro pubblico e obbligatorio presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per monitorare l’attività di lobbying e garantire pari accesso ai processi decisionali da parte di tutti i portatori di interesse.
✔ Limitare gli incontri tra decisori pubblici e rappresentanti di interessi alle sole sedi ufficiali
Prevedere che ogni incontro tra decisori pubblici e rappresentanti di interessi avvenga esclusivamente in sedi istituzionali o tramite canali ufficiali, evitando contatti informali che potrebbero compromettere la trasparenza del processo decisionale.
✔ Vietare rapporti diretti tra decisori pubblici e rappresentanti di interesse con legami privati
Evitare ogni possibile conflitto di interesse vietando ai decisori pubblici di intrattenere rapporti diretti o indiretti con rappresentanti di interessi con cui abbiano legami familiari, affettivi o economici, assicurando l’imparzialità delle scelte politiche.
✔ Redigere una relazione annuale sugli incontri con i rappresentanti di interesse
Garantire la tracciabilità delle interlocuzioni tra pubblico e privato rendendo obbligatoria la pubblicazione di una relazione annuale sugli incontri svolti, i temi trattati e le risorse economiche impiegate.
✔ Vietare la possibilità di offrire o elargire ai decisori pubblici compensi o altre utilità.
Prevenire fenomeni di corruzione e indebite influenze vietando qualsiasi forma di compenso, regalo o altra utilità ai decisori pubblici da parte di portatori di interesse, assicurando che le decisioni siano prese nell’esclusivo interesse dei cittadini.