Le gabbie salariali sono una proposta pericolosa

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28/01/2023

L’intervista a Repubblica di Mara Carfagna

Mara Carfagna, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ha sollevato solo un polverone o ha qualche fondamento la proposta di stipendi differenziati agli insegnanti del Nord e del Sud? 

<<È una proposta priva di senso e pericolosa perché può aprire a una spirale di provocazioni che rischiano di dividere il Paese. Dire che al Nord il costo della vita è più alto è solo parzialmente vero. Alcuni costi sono più alti al Nord, ma l’affitto della casa, ad esempio principale indicatore che condiziona la mobilità degli insegnanti, è pressoché uguale a Rovigo e a Siracusa ed è diverso tra Rovigo e Milano come tra Siracusa e Napoli. Dati del Rapporto Uil sul costi delle locazioni>>.

Il “caro casa” non è un match tra Nord e Sud del Paese?

<<C’entrano la grandezza delle città, l’appeal per il mercato turistico, la struttura del settore immobiliare>>.

Lei ritiene l’uscita del ministro, che poi ha corretto un po’ la rotta, una pura provocazione?

<<Se scendiamo su questo terreno, qualcuno potrebbe proporre di pagare al Sud meno tasse, visto che ci sono meno servizi, di minore qualità e meno infrastrutture. Parliamo dei costi indiretti. L’83 percento del personale scolastico è donna: al Nord si potrà usufruire del tempo pieno - quindi mense, palestre - e degli asili nido che al Sud non ci sono. Nel Mezzogiorno le donne quei servizi li devono pagare. Perciò dico che l’impostazione di Valditara porta con sé una serie di provocazioni che avvelenano un dibattito da affrontare invece con serenità>>.

Tuttavia la Lega insiste e agita lo spauracchio di cattedre vuote al Nord.

<<Ma il problema da risolvere è quello dei concorsi. Il prossimo

Concorso ordinario per la scuola potrebbe slittare al 2024. Invece si sollevare polveroni sulle gabbie salariali, il ministro affronti e risolva la questione del reclutamento e anche il contenzioso con i sindacati che ha intasato di ricordi le direzioni scolastiche regionali. Aggiungo che il Pnrr prevede l’assunzione di 70 mila docenti entro il 2024. Rimbocchiamoci le maniche per evitare di mancare l’obiettivo>>.

Le soluzioni quali sono? 

<<I nostri insegnanti prendono seimila euro all’anno in meno dei loro colleghi francesi che già sono sotto la media europea. L’adeguamento alla Francia costerebbe 4,8 miliardi annui secondo l’Osservatorio dei conti pubblici. Si abbia il coraggio di farne una priorità. Gli stipendi vanno aumentati a tutti gli insegnanti per motivi di dignità e rispetto. E poi un ministro dll’Istruzione e del Merito non fa un buon servizio neppure al concetto di merito, proponendo le gabbie salariali>>.

Lei però quella denominazione l’ha votata. 

<<Difficile non essere d’accordo sul merito: il governo va incalzato nella attuazione e non nelle declamazioni>>.

Sull’autonomia differenziata è in assoluto disaccordo?

<<Ringrazio il presidente di Confindustria Bonomi, per aver chiarito che la favoletta delle imprese che vogliono il progetto di Calderoli è falsa. Energia, rapporti con la Ue, commercio estero, grandi infrastrutture devono restare saldamente nelle mani dello Stato>>.

(Intervista a cura di Giovanna Casadio)