I nostri emendamenti alla Legge di Bilancio – Conferenza stampa

Proposte
01/12/2021

Carlo Calenda e Matteo Richetti, in conferenza stampa dal Senato, presentano i nostri emendamenti alla Legge di Bilancio.

Di seguito un elenco degli emendamenti principali presentati da Azione alla Legge di Bilancio.

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AZZERARE LE TASSE SUI GIOVANI

Articolo 2      

In Italia lo stipendio medio di un giovane dai 18 ai 24 anni che ha un lavoro è di 9.935 euro, una miseria. Nella stessa fascia di età, il 60% di chi lavora guadagna meno dell’importo massimo del reddito di cittadinanza (780 euro). Questi numeri sono ancora critici nella fascia 25-29 anni.

In queste condizioni, non chiediamoci perché circa 130 mila giovani lasciano ogni anno l’Italia. Vogliamo destinare circa 5,4 degli 8 miliardi destinati, nella Legge di Bilancio, alla riduzione delle tasse a un taglio drastico per i giovani per dare loro più soldi in busta paga, senza gravare sui datori di lavoro. Azzerare l’IRPEF per i lavoratori dai 18 ai 24 anni e dimezzarla per i 25-29 anni.

 

TAMPON TAX

Articolo 4

Si stima che dalla pubertà alla menopausa ogni donna affronti circa 520 cicli mestruali dalla durata media di 28 giorni, arrivando così a spendere oltre 2000 euro per il solo acquisto dei prodotti igienici essenziali. Eppure, in Italia la legge vigente sulle aliquote prevede un'IVA al 22% per gli assorbenti monouso, considerandoli non come un bene di prima necessità, ma come bene di lusso.

La normativa vigente prevede che i prodotti compostabili abbiano l’aliquota al 5%, ma con il nostro emendamento vogliamo portarla al 4% e vogliamo distribuire gratuitamente dei prodotti in tutti gli istituti scolastici secondari (scuole medie e superiori) pubblici. Il costo stimato di questo emendamento è di 260 milioni.

 

VALORIZZAZIONE DOCENTI, RICONOSCERE IL MAGGIOR IMPEGNO

Articolo 108

​​La Legge di Bilancio, all’articolo 108, stanzia 240 milioni per la “Valorizzazione della professionalità dei docenti”, ma questo concetto, sacrosanto, non deve tradursi in uno strumento surrettizio, peraltro assolutamente insufficiente e non strutturale, per rispondere alla necessità di equiparare il loro stipendio agli standard europei (cosa che va definita in sede di contrattazione). 

Occorre costituire un riconoscimento del maggior impegno profuso da coloro che svolgono attività mirate a innovare i modelli didattici e organizzativi della scuola, anche ricoprendo incarichi di coordinamento e di supporto alla dirigenza, e ad arricchire di nuove competenze il proprio profilo professionale attraverso la formazione.

 

POTENZIARE IL FONDO SPESE PER RIMBORSARE LE SPESE PER GLI ASSOLTI

Articolo 196

50 mila arrestati l’anno. Il 20% non avrebbe dovuto esserlo. 120mila assolti l’anno. Moltissimi di questi non sarebbero dovuti finire a processo. Se lo Stato chiama una persona a rispondere penalmente, non solo deve garantire che costui, se innocente, ne esca con l’immagine e la reputazione che aveva prima, ma anche che gli vengano rimborsate le spese legali. Una norma di civiltà.

Attualmente, secondo la manovra dello scorso anno, il budget annuale è di 8 milioni di euro e si prevede un limite massimo di 10.500 euro di rimborso. Proponiamo, dal 2022, di finanziare con ulteriori 20 milioni annui il fondo per il rimborso delle spese legali per le persone che vengono assolte.

 

POTENZIARE IL FONDO PER LE METROPOLITANE NELLE GRANDI CITTÀ

Articolo 132

Prendendo ad esempio Roma, l’ultimo finanziamento per la Metro C, in costruzione dal 2007 e senza una data di fine lavori, risale al 2013. Soltanto ad ottobre 2020 il Comune di Roma ha presentato al Ministero un’istanza di finanziamento per la tratta T2 (Venezia-Clodio) per un totale di 2,8 miliardi. Solo ad agosto 2021 (dopo il Commissariamento) è stato approvato nella Conferenza dei Servizi il progetto della Stazione Venezia che però ad oggi non risulta ancora finanziato. 

Le principali città italiane hanno presentato richieste di finanziamento per le metropolitane per oltre 5,6 miliardi di euro.

La nostra proposta è quella di rafforzare il fondo per le metropolitane nelle grandi città, che attualmente ammonta a 3 miliardi e mezzo circa (da qui al 2036) e di portarlo oltre i 4 miliardi totali, destinando 500 milioni già nei prossimi 5 anni.