I nemici dell’Occidente e l’odio di sè

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17/10/2023

I due nemici nostri, dell’Italia, e di tutto l’Occidente sono la Russia di Putin e l’estremismo islamico, ieri principalmente Al Qaeda e Isis, oggi Hamas. Stentiamo a riconoscerli come tali anche perché veniamo da un lungo periodo di assenza/rimozione della storia e questo li rende molto più pericolosi. Le ferite inflitte all’Occidente - 11.09, Londra, Bataclan, Bruxelles, Georgia, Crimea - le abbiamo sentite per interposta persona, così come accade oggi con Israele e Ucraina.

Nonostante l’evidenza dei torti degli aggressori, cerchiamo sempre la giustificazione per chi ci attacca - espansione della NATO, arroganza degli americani, occupazione israeliana - piuttosto che la determinazione per reagire o anche solo le ragioni della solidarietà occidentale. C’è in questo atteggiamento parecchia furbizia (se la colpa è occidentale non dobbiamo “spegnere i condizionatori” per aiutare gli ucraini) ma anche un poco di “odio di sé”. È questa una patologia che nasce come senso di colpa, vergogna e infine avversione per se stessi o per la propria appartenenza ad un gruppo. Non riconosciamo il valore delle nostre conquiste e dunque la necessità di difenderle. È quello che abbiamo visto accadere, da parte di un pezzo rilevante dell’opinione pubblica, in Ucraina e che vediamo accadere, in scala maggiore, nei confronti di Israele. Questo odio di sé prende la forma dell’equidistanza morale tra Hamas (terroristi islamici) e Israele (imperfetta democrazia liberale).

L’Italia non svolge un ruolo di primo piano in Ucraina e non svolgerà alcun ruolo nella crisi medio orientale. Dunque poco male direte voi. In realtà non è proprio così. Le crisi geopolitiche trasmettono le loro scosse e aprono nuovi fronti. Potremo affrontarli solo partendo dalla ricostruzione del senso e dell’orgoglio della nostra appartenenza all’Occidente; la peggiore civiltà a parte tutte le altre, parafrasando Churchill.

C’è un lavoro culturale da fare se vogliamo tenere l’Italia in sicurezza ed è quello della ricostruzione della nostra identità storica e culturale. La sinistra stenta a farlo dopo decenni spesi a rimuovere l’idea stessa di identità. La destra non è in grado di farlo, perché presa a giocare con le paure dell’altro piuttosto che con la consapevolezza di sé. A questo dedicheremo il lavoro culturale di Azione. Essere Occidentali, cosa vuol dire e perché esserne fieri.