Homeschooling: un’arma a doppio taglio per la salute dei ragazzi

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20/10/2021

Scalfi e Bucchioni: "In Alto Adige già 450 famiglie no vax hanno deciso di ritirare i figli dalla scuola perché contrari all'utilizzo delle mascherine".

"In tempi non di pandemia, l’opportunità di homeschooling era fruita da circa 2.000 famiglie in Italia. Ora i numeri sono ben più alti. In Alto Adige già 450 famiglie no vax hanno deciso di ritirare i figli dalla scuola perché contrari all'utilizzo delle mascherine per avviare con loro un percorso di homeschooling, ovvero di istruzione parentale a casa. Parliamo di un fenomeno difficile da gestire per il sistema della scuola pubblica nazionale, già provato dagli adeguamenti imposti dalla pandemia e con scarse risorse oggi per poter vigilare sui percorsi di apprendimento individuali degli studenti ritirati dalle aule.

Se per un liceale possono esserci altre occasioni di socializzazione, per gli alunni della primaria e della media la scuola rappresenta un luogo fondamentale per acquisire le competenze relazionali e i codici di comunicazione tra pari. Senza contare che privare gli studenti, dopo due anni di Dad, dell'opportunità di ritornare a una dimensione di apprendimento fisica e condivisa all'interno delle aule, rischia di rivelarsi un'arma a doppio taglio per la salute dei ragazzi. Ricordiamo infatti lo spaventoso aumento dei fenomeni di hikikomori, depressione, autolesionismo, che negli ultimi due anni hanno colpito sempre più giovani e giovanissimi isolati, in casa e nelle proprie stanze, dal resto del proprio universo sociale di riferimento.

Sarebbe, infine, a dir poco preoccupante se la deriva ideologica no vax, che nelle sue forme più intransigenti e persino violente sta colpendo sempre più persone, arrivasse a identificare nell'istruzione parentale uno strumento di leva e di ricatto pubblico nei confronti delle istituzioni. L'ideologia antivaccino resta un'ideologia, un racconto privo di basi scientifiche da cui occorre tutelare in primis chi non ha ancora gli strumenti e l'eta' per comprenderne i pericoli".

Laura Scalfi e Maria Pia Bucchioni, responsabili Istruzione, Formazione e ITS.