Coscienti giovani

Sotto il sole di Paestum

Si è appena conclusa la Scuola di Formazione Politica Under 30 di Azione, che quest’anno si è tenuta a Paestum e che abbiamo dedicato a Simone Weil. Tre giorni pieni di politica, confronto e idee, con oltre 300 ragazze e ragazzi da tutta Italia insieme alla dirigenza nazionale del partito.

Essendo lì, non potevamo che aprire la tre giorni proprio visitando i suoi meravigliosi templi risalenti al V secolo a.C. Del resto, la nostra identità nasce dal contatto con il “destino eterno dell’uomo”: le sue opere, la sua bellezza, la sua storia.

Per noi tenere la politica attuale ancorata a tutto questo è l’unico modo per darle un senso. Senza storia, senza consapevolezza, non può esserci un futuro migliore per nessuno. E anche se può sembrare assurdo – guardando a ciò di cui la politica si occupa/commenta ogni giorno – per noi la politica vera è questa e la facciamo esattamente così, insieme.

Fin dalla sua nascita, Azione ha dato ai giovani e alle politiche giovanili un ruolo chiave nel suo operato, perché per noi rappresentano non solo la futura, ma anche l’attuale classe dirigente del Paese. Per questo, la scuola è stata pensata per loro e costruita da loro, sotto la guida del nostro responsabile nazionale giovani Marco Zannino. Non il solito palcoscenico di grandi ospiti, ma un momento di politica vera fatta di studio, confronti, dibattiti e sfide dove i protagonisti sono stati i giovani stessi.

Non ho mai idealizzato i giovani, ma non ne posso più di sentirli descrivere come pigri o disinteressati. Questo fine settimana abbiamo avuto l’ennesima prova che non è così. Sono anche stanco di chi si limita a dire che i giovani “scappano dall’Italia”, come se fossero ingrati, quando in realtà non vengono mai accolte le proposte che permetterebbero loro di restare e che noi non manchiamo mai di avanzare.

Perché? Perchè sono pochi e in termini elettorali poco convenienti.

E invece investire e dare spazio ai giovani serve a tutti noi. È la prima cosa che un partito serio e che guarda alla crescita del Paese deve fare: costruire una comunità viva, fatta di persone che credono che le cose possano cambiare per se stessi ma anche per i propri cari – e che non hanno alcuna intenzione di essere minoranza.

Del resto, come ho avuto modo di dire in questi giorni, viviamo in tempi a dir poco complessi in cui mentre Meloni e Schlein se le danno di santa ragione, il Paese affonda. L’economia ristagna, i salari sono fermi, la sanità è a pezzi, le aziende chiudono e, ancora una volta, in totale solitudine, mi sono ritrovato a denunciare le rendite parassitarie delle società pubbliche. Qualche giorno fa, infatti, l’amministratore delegato di Enel – Cattaneo – mi ha dato del “lazzarone” per aver ricordato che Enel Distribuzione fa pagare ai cittadini dei costi esorbitanti – che si traducono in un ebit livello Hermes – sui quali il management percepisce anche un lauto bonus.

L’Italia è diventata il Paese delle rendite parassitarie come ho denunciato anche durante il mio ultimo intervento a

Continueremo a batterci contro questa e contro tutte le forme di ingiustizia. Cattaneo e tutti quelli come lui se ne facciano una ragione.

Come abbiamo detto, la scuola di Paestum sarà davvero riuscita se, da domani, entreremo tutti – giovani e meno giovani – in campagna elettorale, per arrivare al 2027 a conquistare un risultato degno del nostro impegno, del nostro coraggio e dei nostri ideali.

E allora tocca noi. E proprio perché i giovani sono al  centro del nostro progetto, continua il mio tour nelle università italiane. Un’occasione per confrontarci con studenti e studentesse, per fare quello che ormai nessuno sembra più voler fare: dialogare, discutere, anche scontrarsi, ma sempre con l’obiettivo di crescere attraverso il dibattito. Qui un’anticipazione delle prossime tappe:

Se anche voi volete organizzare incontri o dibattiti negli atenei, rispondete a questa e-mail o scrivetemi direttamente a carlo.calenda@azione.it.

Ci vediamo “on campus”!

CC-Firma