Chi abusa dell’abuso?

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19/05/2023

Ieri mattina, in Sala Nassirya al Senato, si è tenuta la conferenza stampa "Chi abusa dell'abuso?" organizzata da Enrico Costa, insieme a Carlo Calenda, Mariastella Gelmini e Marco Zambuto, in occasione del deposito da parte di Azione di una proposta di Legge sulla depenalizzazione dell'abuso d'ufficio

La nostra proposta è cancellare la norma penale e prevedere una sanzione amministrativa. Non è solo una proposta abrogativa, ma una proposta abrogativa argomentata. Enrico Costa ha redatto un dossier di circa 150 casi di sindaci indagati e poi assolti per il reato di abuso d'ufficio. Questa raccolta rappresenta plasticamente ciò di cui stiamo parlando: un reato applicabile alle più svariate situazioni, un'accusa che non si nega a nessuno, anni che passano stancamente, assoluzioni che arrivano quando la notizia dell'indagine è la vera sentenza.

Carlo Calenda: "Enrico Costa ha fatto un lavoro incredibile per la Giustizia italiana e per la difesa del garantismo. Abbiamo depositato una proposta di Legge sulla depenalizzazione dell'abuso d'ufficio perchè è una campagna di civiltà. Lo dobbiamo ai sindaci, ai consiglieri, a chi in questi anni ha avuto paura di decidere e di fare il proprio lavoro".

Enrico Costa: "Da ministro per gli affari regionali parlai molto con i sindaci e con l'Anci che mi dissero come questo reato fosse un ostacolo alla loro attività. Così istituii una commissione per fare il punto sul tema e chiamai a presiederla Carlo Nordio che alla fine riconobbe la necessità di depenalizzare la fattispecie".

Mariastella Gelmini: "I numeri sono implacabili a fronte di moltissimi fascicoli aperti sono pochissimi i procedimenti conclusi, a dimostrazione che la norma non funziona. Un aspetto rilevante per la vita della singola persona, ma questo è anche un testo che ha un costo sociale che paga la collettività perché induce alla paura della firma".

Indicativo il caso dell'ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, tra i relatori della Conferenza, che ha raccontato la sua storia: indagato per abuso d'ufficio, fece un passo indietro nel 2014 prima che scattasse la legge Severino, poi assolto, non potè più ricandidarsi perché, secondo la legge regionale siciliana, chi si dimette non si può ricandidare allo stesso incarico.

Un caso emblematico di tante storie di sindaci e amministratori italiani. Per questa ragione chiediamo al Ministro della Giustizia Nordio di procedere speditamente per l'abolizione dell'abuso d'ufficio.