Le nostre modifiche
alla Legge di Bilancio 2026
Nel corso dell’esame della Legge di Bilancio 2026 in Senato, Azione ha presentato 96 emendamenti mirati a correggere le principali criticità della manovra e a proporre soluzioni concrete per giovani, imprese, lavoratori e sistema sanitario. In un contesto caratterizzato da migliaia di proposte prive di copertura finanziaria, le nostre modifiche intervengono in modo serio e responsabile: ogni emendamento è infatti sostenuto da una copertura chiara e da obiettivi misurabili.
Come ha sottolineato la nostra presidente Elena Bonetti, la manovra «tiene i conti pubblici e questo è sicuramente positivo», ma presenta comunque grandi criticità come l’introduzione di nuove tasse sui dividendi, la scelta di destinare ulteriori risorse alla spesa pensionistica (con un blocco parziale dell’adeguamento dell’età pensionabile), la riduzione dell’aliquota sul secondo scaglione dell’Irpef che garantisce benefici minimi di pochi euro al mese e non avrà alcun effetto su consumi, risparmi e investimenti, peraltro in un quadro che conferma l’aumento della pressione fiscale complessiva. Proprio per affrontare queste lacune, le proposte di Azione riguardano:
○ una revisione più equa dell’Irpef, con interventi alternativi al taglio della seconda aliquota previsto dal Governo, puntando a misure mirate , sia sul fronte della detassazione che della decontribuzione, che favoriscano la crescita delle retribuzioni e l’emancipazione dei giovani e rafforzino il sostegno alle fasce più vulnerabili;
○ un pacchetto di misure per la competitività del sistema produttivo, dal ripristino del sistema di superammortamenti di Industria 4.0 agli incentivi fiscali per ricerca e sviluppo, fino agli incentivi alla crescita dimensionale delle micro-imprese;
○ interventi significativi sulla sanità, dalle assunzioni nella sanità pubblica, all’aumento degli stipendi nei servizi di pronto soccorso alla diffusione di strumenti assicurativi nelle PMI;
○ misure su energia e infrastrutture, incluse il ripristino delle gare per le concessioni di distruzione dell’energia elettrica e il differimento del termine di chiusura delle centrali a carbone al 2038;
○ iniziative per i giovani e la scuola, come la gratuità dei libri di testo nell’intero ciclo dell’obbligo, integrate da proposte per famiglie in continuità con le politiche avviate durante il Governo Draghi.
Su questa pagina trovi i principali emendamenti che abbiamo presentato, con testo completo, finalità e copertura finanziaria.
I nostri emendamenti
Patto generazionale per i giovani
- Istituire una no tax area fino a 20mila euro per i giovani under 35
- Introdurre un sistema di decontribuzione per aumentare gli stipendi fino a 30 mila euro per i giovani under 35
- Sopprimere le modifiche alla Legge Fornero
- Introdurre un fondo pensione per i neonati
- Garantire l'apertura di un conto corrente a titolo gratuito per promuovere l'indipendenza di donne e giovani
Imprese e produttività
- Ripristinare Industria 4.0
- Estendere l'iperammortamento agli interventi di digitalizzazione
- Rendere strutturale l'Ires premiale
- Potenziare il credito d'imposta per Ricerca & Sviluppo
- Prorogare l'esercizio delle centrali a carbone fino al 2038
- Cancellare la proroga ventennale per le concessioni di distribuzione dell'energia elettrica
- Confermare la possibilità di compensare crediti fiscali con debiti contributivi
- Prorogare il fondo di garanzia per le PMI
- Incentivare la fusione delle micro imprese
Sanità
- Triplicare le assunzioni del personale medico ed infermieristico nel 2026
- Aumentare le retribuzioni del personale sanitario di pronto soccorso
- Incentivare la sottoscrizione di polizze sanitarie
- Estendere l'utilizzo del Bonus Psicologo alle strutture sanitarie autorizzate
- Istituire l'Osservatorio nazionale per contrastare il fenomeno del ritiro sociale giovanile (hikikomori)
Fisco
- Aumentare il secondo scaglione Irpef a 60mila euro
- Sopprimere la rottamazione delle cartelle esattoriali
- Sopprimere l'aumento delle tasse sui dividendi
- Introdurre il tassametro fiscale per i taxi
- Detassare i premi di produttività e la contrattazione di secondo livello
- Escludere le holding industriali dall'aumento dell'aliquota Irap
Trasporti e infrastrutture
- Ripristinare i fondi per la metro C di Roma
- Ripristinare i fondi per la metro M4 e M5 di Milano
- Ripristinare i fondi per la metro di Napoli
- Ripristinare i fondi tagliati al trasporto rapido di massa (bus)
- Ripristinare i fondi tagliati al trasporto rapido di massa (tram)
- Ripristinare il fondo per la messa in sicurezza di ponti e viadotti
- Correggere il campo di applicazione del fondo rischi catastrofali

