20 punti per un'Agenda liberale
Per un’azione indipendente dalla destra e dalla sinistra
Ieri Fratoianni ha chiarito che il campo largo ha un perimetro – AVS, PD e M5S – e un’Agenda: Green Deal, linea Landini sul lavoro, no al riarmo, no al sostegno all’Ucraina.
Mi pare un importante chiarimento che dovrebbe sgomberare il campo da oziose discussioni sulla partecipazione alla coalizione di riformisti, liberali e popolari.
Il lavoro da fare è dunque costruire il campo liberale e riformista, fondato su un’Agenda precisa:
- Sostegno all’Ucraina; sì al rafforzamento dell’esercito e alla partecipazione dell’Italia ai volenterosi.
- Costruzione di un’Europa “potenza” dando applicazione al rapporto Draghi; cambiando il Green Deal; espellendo i proxy della Russia; eliminando l’unanimità nelle deliberazioni.
- Politica economica fondata sul rigore dei conti pubblici; concorrenza; chiusura delle società partecipate locali; spending review per concentrarsi su servizi di base (sanità, scuola, sicurezza).
- Politica del lavoro composta da salario minimo e contrattazione decentrata e di produttività; incentivi ai rinnovi contrattuali.
- Piano energetico nazionale che punti sul nucleare di terza generazione e disaccoppi rinnovabili e gas, ponendo termine alle rendite estrattive assurde dei produttori di rinnovabili.
- Piano di politica industriale fondato su incentivi automatici non intermediati dalla politica, agli investimenti fisici e in R e D; più incisiva politica della concorrenza sui settori “protetti” e ruolo neutrale dello Stato nelle operazioni di mercato.
- Assemblea Costituente eletta e a tempo per riscrivere tutta la seconda parte della Costituzione.
- Uso dei poteri straordinari connessi alla dichiarazione di Sito di Interesse Nazionale per le opere strategiche bypassando regioni e comuni.
- Uso dei poteri sostitutivi verso quelle regioni che da decenni, a parità di spesa con quelle virtuose, non sono in grado di erogare servizi pubblici.
- Controllo ferreo delle frontiere ma integrazione (legalizzazione) di chi trova un lavoro e ius scholae; costruzione di CPR sul territorio italiano e chiusura Albania.
- Impegno a nominare Ministro solo chi ha una lunga esperienza manageriale o amministrativa.
- Piano straordinario di riforma per la scuola e la sanità con un profondo ripensamento dei meccanismi di erogazione dei servizi.
- Eliminare l’eccesso di norme penali, ma garantire la certezza della pena.
- Interventi fiscali collegati al recupero dell’evasione e diretti prioritariamente a giovani e donne; aliquota progressiva alla tedesca; uniformare le aliquote su rendite e redditi da lavoro.
- Regolamentazione dell’età di accesso ai social e psicologo scolastico; identificazione di aree di crisi sociale complessa dove testare programmi di presa in carico dei giovani in età pre e adolescenziale.
- Fine vita; adozioni per le coppie omosessuali.
Accorpamento di tutte le elezioni in un unico election day; promozione di uno “scudo democratico” contro le interferenze delle potenze straniere.
- Incentivi fiscali automatici per la stampa indipendente (controllata da editori puri); separazione della RAI dalla politica attraverso fondazione o privatizzazione.
- Legge più stringente sul conflitto di interesse dei parlamentari; divieto di finanziamento alla politica per chi opera in settori controllati o regolati dal pubblico.
- Piano di adeguamento al cambiamento climatico per la prevenzione di eventi estremi; accorpamento delle duemila società di gestione dell’acqua in un’unica società nazionale quotata e remunerata a RAB.
Questo programma non corrisponde a quello del campo largo o della destra populista. Per questo va costruito un polo liberale e riformista indipendente.
Azione darà vita a ottobre ad un incontro costituente con tutte le forze politiche e associative che vogliono costruire un’alternativa al bipopulismo.