Salvini e Conte chiedono una linea diversa da quella di UE e NATO

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01/06/2022

Napoli: "I loro distinguo rispetto alla linea che Draghi ha tracciato assomigliano al disperato tentativo di riesumare la linea eccentrica della stagione gialloverde".

L'idea che di sé stessi hanno Matteo Salvini e Giuseppe Conte sta producendo un'immagine in qualche modo stravagante. Invocare la pace e accusare gli altri di pensare solo alle armi e alla guerra non è soltanto falsa, ma sta diventando ossessiva nella loro narrazione quotidiana con il risultato di proiettare in Europa l'immagine di un governo costantemente sull'orlo del baratro, e di un Paese pronto a ribaltare la sua politica estera una volta uscito Draghi da palazzo Chigi.

I danni, per ora potenziali, possono essere enormi per la credibilità dell'Italia. Il vantaggio elettorale per Salvini e Conte, invece, promette di essere nullo secondo tutti i sondaggi. I loro distinguo rispetto alla linea che Draghi ha tracciato e difende con fermezza assomigliano sempre più al disperato tentativo di riesumare la linea eccentrica della stagione gialloverde, con l'Italia finita ai margini dell'Europa e della Nato, pronta a soddisfare ogni richiesta di Pechino e di Mosca, con i funzionari trumpiani che arrivano a Roma e convocano i ministri per ricevere documenti riservati.

Salvini e Conte sono stati i protagonisti di un Paese in disfacimento. Per questo non potranno mai essere protagonisti di un'Italia che ritrova con orgoglio il proprio posto nelle alleanze. Nasce da queste ragioni la proposta di Azione di lavorare a un governo Draghi dopo Draghi. 

Osvaldo Napoli.