Piano Liste d'attesa
Premessa
I ritardi nelle liste di attesa, tra i 3 ai 24 mesi, stanno danneggiando la salute e comportando maggiori costi, con un calo delle nuove diagnosi e delle malattie in stato più avanzato: a causa della pandemia non sono stati effettuati circa 2,5 milioni di screening oncologici.
► Nel 2050 gli over 65 saranno il 35,9% della popolazione italiana, con un rapporto tra giovani e anziani di 1 a 3 e conseguente aumento medio delle malattie croniche e costi maggiori per il SSN.
► Il 60% delle strutture ospedaliere ha più di quarant’anni e la metà è di dimensioni troppo piccole.
► Nel 2024 la quota di finanziamento della sanità in rapporto al Pil sarà pari al 6,4 percento, minore rispetto alla quota pre-Covid.
► Nel 2021 la spesa pro-capite in sanità in Italia è stata pari a 2.856 euro, molto minore rispetto a Germania (5.944 euro), Francia (4.355 euro), e alla media Ocse (3.771 euro).
Proposte
✔ Aumentare l’offerta di prestazioni nel breve periodo (per smaltire le liste entro 1 anno)
► sovvenzionando l’utilizzo dell’intramoenia per smaltire le liste di attesa per le visite ambulatoriali (costo stimato di 2 miliardi);
► affidando alle strutture accreditate gli esami diagnostici (costo stimato di 7,8 miliardi);
► riorganizzando il processo, affinché siano le ASL a pagare le visite in intramoenia e presso le strutture accreditate, senza che i cittadini anticipino le spese;
✔ Aumentare l’offerta di prestazioni nel medio e lungo periodo (3-5 anni)
► potenziando l’organico delle strutture sanitarie;
► rendendo più attrattivo il SSN;
► sviluppando la telemedicina grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR;
✔ Ridurre la domanda di cure ospedaliere nel medio e lungo periodo
► rafforzando la medicina territoriale
► potenziando le attività di prevenzione.
Il finanziamento delle proposte di lungo periodo deve avvenire attraverso un aumento della spesa in sanità: adeguando il finanziamento del SSN al livello degli altri Paesi Ue, si avrebbero a disposizione almeno 21 miliardi di euro in più ogni anno.