Letta e Conte concordano sul disaccordo

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12/05/2022

Napoli: "In politica estera o sul termovalorizzatore a Roma il dissenso non potrebbe essere più netto".

 

 

Su un punto concordano il segretario del Pd e il capo del M5S: sono in disaccordo su tutto, tranne qualche dettaglio. In politica estera o sul termovalorizzatore a Roma il dissenso non potrebbe essere più netto. Per Giuseppe Conte sono questioni identitarie, come a dire che se i Cinquestelle cedono sulle armi all'Ucraina o su una svolta di efficienza ambientale nella Capitale non avrebbero più ragione di esistere. 

La politica estera, si sa, è il fondamento dell'identità di un partito, ma lo è anche di un'alleanza. Il problema di Letta e Conte non è diverso da quello che hanno Berlusconi e Meloni con Salvini. Si parla quindi di divisioni che attraversano quelle che un tempo erano le coalizioni di centrodestra e centrosinistra e che da molti anni non esistono più, a dispetto delle smentite che fioccano ogni giorno. I fatti parlano più delle dichiarazioni. Azione ha scritto nel suo atto di nascita la ragione sociale: il bipolarismo ha fallito ed è finito, e la guerra in Ucraina impone a tutti i partiti di riscrivere la propria agenda per conformarla a quella del Paese. Cioè a quella del presidente Draghi approvata dal Parlamento. 


Osvaldo Napoli.