La settimana di Azione – 16/02/2024

Ecco un piccolo riassunto di cos’è successo questa settimana in Azione.

UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA CHE FA SOLO DEL GRAN POPULISMO

Mercoledì l’Aula di Montecitorio ha approvato il testo per dare il via a un organismo parlamentare che dovrà svolgere una verifica sull’efficacia delle misure adottate dal Governo durante la pandemia da Covid 19.

Azione-Per-Renew Europe ha votato contro, perché nel testo di legge che istituisce la Commissione d’Inchiesta non si danno alla Commissione stessa le competenze per un’indagine approfondita su cosa è successo a tutti i livelli istituzionali, comprese le Regioni e i comuni.

Non si potrà quindi sapere cosa è accaduto negli ospedali, nel trasporto pubblico locale, che tanto ha impattato sulla riapertura delle scuole, nei territori del bergamasco.

Anziché occuparsi di accertare questo, la Commissione invece si arrogherà il diritto di mettere in discussione il metodo scientifico con cui sono stati validati i vaccini in sede europea. Un provvedimento populista, antiscientifico e antieuropeista, che altre forze parlamentari che si dicono europeiste non si sono vergognate di votare.

Noi abbiamo votato contro. Così Elena Bonetti in Aula: “Le famiglie che hanno sofferto, che hanno versato lacrime per i propri morti, le donne e gli uomini che abbiamo incontrato negli ospedali pretendono una verità che sia piena e compiuta. Azione-Per-Renew Europe esprime il suo voto contrario e per le stesse ragioni, in coerenza alla mia coscienza e al mio rispetto istituzionale, essendo stata Ministra dei due governi messi sotto inchiesta da questo testo di legge, mi astengo dal voto”.

L’ENNESIMO SCHIAFFO DI GIORGIA MELONI AL MEZZOGIORNO 

 

L’emendamento al Milleproroghe a prima firma della nostra Presidente Mara Carfagna, che mirava ad estendere i termini per l’assegnazione dei 200 milioni a favore degli ecosistemi dell’innovazione al Sud, è stato bocciato dal Governo in sede d’esame. L’ennesimo schiaffo da parte di Meloni verso il Mezzogiorno.

Occorreva solo un semplice atto amministrativo, ma il Governo non solo non lo ha mai adottato, ma ha anche bocciato il nostro emendamento. Il risultato? I soldi non andranno più a progetti per il Mezzogiorno. Carfagna: “La responsabilità è ancora una volta del ministro Fitto, che ogni giorno di più dimostra di essere non Ministro per il Sud, ma Ministro contro il Sud”.

MEDIO ORIENTE: SERVE UNA SOLUZIONE DIPLOMATICA AL PIÙ PRESTO

Martedì la Camera dei Deputati ha approvato la mozione di Azione-Per-Renew Europe sulla situazione in Medio Oriente.

Lo scorso 7 ottobre abbiamo assistito ad un deprecabile massacro da parte dei terroristi di Hamas al popolo israeliano, ma la risposta che stiamo vedendo a Gaza è del tutto sproporzionata. Inaccettabili le tante morti civili e la crisi umanitaria in corso.

 Non distinguere le vittime civili e i terroristi è un grave errore che sta commettendo il governo israeliano. Non sono semplicemente danni collaterali, non è tollerabile l’utilizzo dei civili come scudi umani, come sta facendo Hamas. Non è accettabile che da parte di un Paese e di un governo democratici non ci sia un’attenzione spasmodica per evitare qualsiasi spargimento di sangue di vittime innocenti”. Così l’Onorevole Ettore Rosato durante la dichiarazione di voto.

Serve una soluzione diplomatica al più presto.

DIFENDIAMO I PRINCIPI DI GARANTISMO E GIUSTO PROCESSO

 

Il 14 febbraio il Senato ha dato il via libera definitivo alla Legge di delegazione Europea 2022-2023 (che ci spiega QUI il Senatore Marco Lombardo), Legge che alla Camera era già stata approvata e modificata con un emendamento del nostro Responsabile Giustizia Enrico Costa che prevede il divieto di riportare integralmente la trascrizione delle ordinanze di custodia cautelare fino all’udienza preliminare, rafforzando così il principio della presunzione d’innocenza.

Questa è una battaglia di civiltà che risponde ai principi di garantismo e giusto processo previsti in Costituzione. Oggi più che mai la tutela dei diritti dell’imputato e la presunzione d’innocenza sono assicurati.

Così L’Onorevole Costa: “Il processo sui giornali non contempla l’assoluzione, perché si fonda solo sulle tesi dell’accusa durante le indagini. Nel dibattimento i riflettori si spengono. Ed un’assoluzione vera non ribalta la condanna mediatica”.

I POLITICI (NON) VENGONO DA MARTE 

 

A Dì Martedì, Giovanni Floris ha chiesto al Segretario Carlo Calenda qual è il trentennio perduto a cui si riferisce nel suo libroIl Patto”.

Quale può essere se non la Seconda Repubblica ? Un lungo periodo storico, che arriva fino ai giorni nostri, nel quale né un elettore di destra (che voleva meno tasse, meno stato e meno migranti), né un elettore di sinistra (che voleva più scuola, sanità pubblica e salari più alti), ha ottenuto ciò che si aspettava col proprio voto.

Così Carlo Calenda: “I politici li eleggiamo noi, non arrivano da Marte. E la verità è che più passa il tempo, più superiamo tornate elettorali, più noi trattiamo lo Stato come se non fosse una cosa nostra, da affidare a chi sappiamo che potrà gestirla bene . Ci lasciamo attrarre da chi ci diverte di più, ci intrattiene di più e ci stimola di più la rabbia. Ma molto spesso sono persone che non hanno mai gestito niente e che pertanto puntualmente deludono le nostre aspettative”.

Puoi riguardare la sua intervista qui:

Buon weekend, in Azione!