La vera emergenza è quella negli ospedali

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26/01/2023

L'intervista ad Avvenire della portavoce Mariastella Gelmini

La portavoce di Azione ha presentato un’interrogazione al ministro Schillaci dopo il caso del bimbo morto soffocato al “Pertini” durante l’allattamento: <<Una madre che ha partorito da poco non va lasciata mai sola. Negli ospedali c’è un’emergenza per carenza di personale. A partire dai reparti maternità>>.

La portavoce di Azione Mariastella Gelmini dopo il caso del “Pertini” di Roma - un neonato morto soffocato durante l’allattamento, in cui a lanciare l’allarme è stata un’altra madre, accortasi che la donna si era addormentata - ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci.

<<Quest’evento tragico, senza colpevolizzare nessuno, deve farci riflettere>>, dice l’ex ministro degli Affari regionali. 

Che cosa ha chiesto al governo?

<<Sento tante parole, ma vedo pochi fatti. Negli ospedali siamo in piena emergenza. E il paradosso è che lo ha confermato lo stesso ministro della Salute in audizione alle Camere. Manca il personale medico, mancano gli infermieri e chi lavora in corsia appena può se ne va, perché sottopagato e spesso sottoposto a turni massacranti. Serve un'inversione di rotta drastica. Da parte del governo c'è una totale sottovalutazione di questa emergenza>>

Lei ha chiesto fra l'altro più flessibilità nelle visite ai reparti maternità.

<<Sulla vicenda del "Pertini" mentre attendiamo gli esiti degli accertamenti in corso si può solo essere vicini a una famiglia distrutta dal dolore. Ma proprio la carenza di personale dovrebbe indurci a rivedere l'organizzazione dei reparti. Una donna che ha appena partorito, dopo un lungo travaglio o dopo un cesareo, ha bisogno di aiuto, non dovrebbe essere lasciata sola mai. Abbiamo allargato il congedo parentale anche ai papà e la fase peggiore del Covid l'abbiamo superata: consentiamo quella flessibilità necessaria anche a sgravare i reparti>>

Per la sanità che segnali vede nella legge di Bilancio da poco varata?

<<Purtroppo pessimi. Prima hanno lasciato scadere la linea di credito del Mes sanitario che avrebbe dato accesso a risorse straordinarie, poi si è sotto finanziato la sanità. I due miliardi in più stanziati coprono a mala pena il caro energia. Poi però un miliardo per le squadre di calcio l'hanno trovato... Ora si colga l'occasione del decreto Milleproroghe per dare un segnale, partendo dalla stabilizzazione del personale socio sanitario, dall'allenamento del vincolo di esclusività per gli infermieri e rendendo strutturale la ricetta elettronica>>

Che cosa possono fare le regioni?

<<Il 10 gennaio hanno scritto una lettera ai ministri Schillaci e Giorgetti parlando di «sostenibilità dei bilanci gravemente compromessa», di «carenza di personale sanitario» e di «conseguenze catastrofiche». Il governo le ascolti. C'è anche il tema delle liste d'attesa: in media ci vogliono 24 mesi per una mammografia, 12 mesi per una TAC e per evitare attese infinite gli italiani spendono 41 miliardi di euro. Azione-Italia Viva sta lavorando per individuare soluzioni.>>

Il Terzo polo ha chiesto il dialogo, ma non sembra aver ottenuto grande ascolto.

<<Non siamo nati per inseguire le polemiche, ma per avanzare proposte e soluzioni. Questo è il nostro modo di fare opposizione. Non ci spaventa il confronto con il governo e continueremo a batterci per il diritto alla salute e per restituire dignità a quelli che in piena emergenza Covid chiamavamo "eroi”>>

(Intervista a cura di Angelo Picariello)