Dopo la morte di Navalny non è più concesso alcun margine di ambiguità e di ipocrisia, la scelta di campo deve essere veramente chiara: o si sta con la democrazia oppure si sta con l’oppressione e la repressione. La piazza di Roma ieri ci ha dimostrato quale è la parte giusta con cui stare, solo Salvini non vede quello che tutto il mondo libero vede. E questo è sconcertante.