Dall’opposizione vogliamo dare un contributo al Paese

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28/01/2023

L’intervista al Corriere della Sera di Mariastella Gelmini

<<Di giustizia bisogna discutere con il centrodestra>>. Come anche <<di bicameralismo e di assetto dello Stato>>. Ma l’avvicinamento al governo non è tattico e <<non è strumentatale>>. Obbedisce invece all’intenzione di <<fare cose buone>>. Mariastella Gelmini, portavoce di Azione, mette alcuni punti fermi nella traiettoria imboccata dalle forze del Terzo polo, che, su materie come la giustizia, è sempre più spesso allineato a Forza Italia e alla maggioranza. 

Intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati, elezione del vicepresidente del CSM: sulla giustizia il Terzo polo è organico al centrodestra? O alla sua parte più garantista?

<<Il ministro Nordio ha declinato nei suoi interventi un manifesto garantista e liberale: se farà quello che dice gli daremo una mano. Non darei per scontato, invece, che abbia il sostegno del centrodestra: l’incontro di ieri con Giorgia Meloni in favore di telecamere mi pare confermare che sia piuttosto isolato nella sua maggioranza. D’altronde non tutti i partiti che sostengono il governo hanno una storia che brilla per garantismo>>.

Sulla separazione delle carriere dei magistrati avete depositato una proposta di legge prima di tutti, seguiti poi da Forza Italia. Mirate a essere determinanti assicurando i voti per una eventuale riforma costituzionale? 

<<Non c’è strumentalità nella nostra azione politica. Vogliamo dare un contributo, sulla giustizia come sulle riforme. Ma Calenda è stato chiaro con la ministra Casellati: la revisione della Costituzione non può essere fatta a pezzi, non è un patchwork. Non siamo disponibili a discutere di elezione diretta del capo dello Stato, una delle poche istituzioni in Italia che funziona e ha la fiducia dei cittadini. Piuttosto occorre rinforzare i poteri del premier e occuparsi della stabilità dei governi, dal momento che in 74 anni abbiamo avuto 68 esecutivi. E vogliamo intervenire anche sul bicameralismo e sull’assetto dello Stato. Ritengo naturalmente che si debba discutere anche di giustizia: la bicamerale D’Alema ci provò>>.

Avete presentato anche una proposta con Forza Italia per limitare l’impiego di trojan nelle indagini sui reati contro la pubblica amministrazione: un altro segnale di avvicinamento ai moderati che sostengono il governo?

<<Ma no, il nostro disegno politico è essere coerenti con quello che abbiamo promesso: non facciamo un’opposizione ideologica e se c’è la possibilità di fare cose buone per il Paese non ci tiriamo indietro. Ma siamo e resteremo all’opposizione di questo governo>>.

Riguardo alle autonomie, invece, siete critici sulla bozza Calderoli, come Pd e M5S.

<<La bozza Calderoli è ormai alla terza o quarta riscrittura, ma occorre affrontare i nodi veri. In primo luogo i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni. E poi occorre chiarire che alcune materie, come l’istruzione, non si possono cedere alle Regioni, perché non può esserci una scuola che varia nei programmi e nemmeno da un punto di vista contrattuale, territorialmente. Semmai sono altre le materie da attribuire alle Regioni. Da ministra per gli Affari regionali avevo condiviso con i presidenti questo punto fermo, che deve rimanere tale. Ora, viste anche certe estemporanee dichiarazioni, occorre intervenire in Costituzione sul Titolo V>>.

E sul ritorno all’elezione diretta dei presidenti di Provincia, che impegna i leghisti?

<<Siamo contrari al ripristino dell’elezione diretta, mentre è giusto dare la possibilità a questi enti di lavorare: come Azione-Italia Viva abbiamo presentato una proposta di legge che rivede le funzioni e rafforza la squadra del presidente>>.

Il Pd va verso il congresso: come ha detto Calenda, tifate per Bonaccini?

<<Il Pd mi pare ormai al traino del Movimento 5 Stelle e temo che il congresso non cambierà questa linea>>. 

Visti i sondaggi che la danno terza, siete ancora convinti di aver scelto bene sostenendo Letizia Moratti per la presidenza della Lombardia?

<<Certo, è la scelta giusta per far tornare la Lombardia ad essere la locomotiva d’Europa. La campagna elettorale sta andando molto bene e sono sicura che i lombardi stiano misurando la serietà dei nostri programmi e dei nostri candidati>>. 

(Intervista a cura di Adriana Logroscino)