Estendere a 72 anni la pensione delle toghe equivale a sabotare la riforma del CSM

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13/04/2022

Trizzino: "Una proposta davvero arbitraria ed inspiegabile".

 

Da mesi i partiti di maggioranza cercano una faticosa e difficile intesa sulla riforma dell’ordinamento giudiziario e di alcuni aspetti delle elezioni e del funzionamento del Csm. Malgrado alcuni malumori, più o meno giustificati, di alcune forze politiche sembra che il clima in vista del voto d’aula, previsto la prossima settimana, prometta sviluppi positivi sempre all’insegna di compromessi e rinunce reciproche.

Mi pare questa la strada ragionevole da perseguire anche in omaggio ai pressanti appelli del Presidente della Repubblica perché la riforma venga comunque varata. Purtroppo l’orizzonte torna scuro e minaccioso a causa dell’improvvido ed immotivato tentativo, forse addirittura di iniziativa governativa, di elevare a 72 anni l’età pensionabile dei soli magistrati.

Si tratterebbe di un’inammissibile ritorno all’antico regime che ingenererebbe il sospetto di cristallizzare talune cariche apicali prossime alla scadenza. Mi chiedo perché analogo privilegio non venga esteso ai professori universitari, ai capi delle forze armate, ai prefetti, agli ambasciatori, ai primari ospedalieri, ai medici di medicina generale ed a tutte le categorie non contrattualizzate del pubblico impiego.

Si tratta di una proposta davvero arbitraria ed inspiegabile. Se si va alla ricerca di un modo per sabotare ed affossare la riforma mi pare che lo si sia sciaguratamente trovato. Credo che occorra decisamente opporsi a questa assurda idea di restaurazione interna dell’ordine giudiziario. Mi auguro che i potenziali beneficiari si dichiarino indisponibili ad avvalersi di questo odioso privilegio

Giorgio Trizzino