Basta omertà istituzionale. Liberiamo Mondello e la Sicilia.
Ti aspetto venerdì a Palermo in Piazza Indipendenza

La storia di Mondello e della gestione oscura del suo litorale rappresenta perfettamente un modus operandi diffuso a cui è arrivato il momento di dire basta.
È inammissibile che i siciliani vengano trattati come italiani di serie B. Non è concepibile che non possano godere delle stesse opportunità e degli stessi servizi del resto del Paese.
Non possiamo più accettare che la Sicilia finisca sulle cronache nazionali solo per scandali, mala gestione e inefficienze. È il momento di ribellarci a questo sistema malato, fatto di clientele, nomine, feudatari e valvassori.
Perché chi offende davvero l’isola – caro presidente Schifani – è proprio questo modo di gestire la cosa pubblica, che non pensa ai cittadini ma solo a chi deve essere “piazzato” o ricompensato. L’Assemblea Regionale Siciliana, invece di occuparsi dei problemi reali dei siciliani, continua a occuparsi di sé stessa, distribuendo prebende, privilegi e incarichi a chi è rimasto fuori dalle urne o ha “crediti” da riscuotere.
Questo non è accettabile. Il voto segreto con cui si tutelano interessi e complicità è uno scandalo nazionale, e mi rivolgo a tutte le opposizioni perché rinuncino alla loro quota e si battano insieme per cambiare le regole del gioco.
La vicenda di Mondello è un simbolo di tutto questo. Com’è possibile che una spiaggia pubblica, uno dei luoghi più belli di Palermo, sia diventata un paradiso privato a beneficio di pochi?
Se ne parla solo oggi perché è diventato virale il video di Ismaele La Vardera e Matteo Hallissey, che questa estate hanno denunciato la vergogna della gestione degli stabilimenti balneari. Come ho avuto modo di ricordare in questo video.
Eppure, di fronte a tutto questo, chi dovrebbe parlare tace. Chi governa non vede, non sente, non parla. Ma il loro immobilismo ci dice invece tutto.
È arrivato il momento di farci sentire. Insieme. È ora di dire basta a un sistema che umilia i siciliani, li priva di diritti e opportunità, e li costringe alla rassegnazione. La Sicilia merita di più.
I siciliani non sono figli di un dio minore, e non sono condannati a questo scempio.
Solo unendo le nostre voci possiamo cambiare le cose e restituire a questa terra la dignità che merita.
Per questo venerdì 3 ottobre alle ore 17.00 vi invito a scendere in piazza, davanti alla Presidenza della Regione, in Piazza Indipendenza, a Palermo.
Solo insieme potremo iniziare a costruire un futuro diverso. Scendiamo in piazza per liberare Mondello e la Sicilia. Perché il silenzio delle istituzioni non può più essere la risposta.
A venerdì.
