Per ridurre le emissioni serve il nucleare

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01/04/2022

La nostra proposta per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Forse vi sembrerà strano, ma è esattamente così. Per raggiungere la neutralità climatica in Italia entro il 2050, impegno che il nostro Paese ha preso insieme a tutta l'UE, serve il nucleare.
Ci sarebbero tre strade perseguibili per raggiungere l'obiettivo: utilizzare solo fonti rinnovabili, utilizzare un mix di fonti rinnovabili e gas naturale o utilizzare un mix di fonti rinnovabili e nucleare.

La prima opzione non è però attuabile, perché in Italia c'è poco vento e saremmo costretti a puntare sul fotovoltaico. Rispetto all'eolico però il fotovoltaico ha un grosso problema di accumuloperché il sole non brilla di notte e brilla molto poco d'inverno. L'energia andrebbe quindi accumulata il giorno per la notte e l'estate per l'inverno. L'attuale livello di sviluppo delle tecnologie di accumulo non rende questa opzione sostenibile.

Per motivi analoghi, anche
la seconda strada non è percorribile, infatti le tecnologie di accumulo e stoccaggio della CO2 non sono ancora mature. Quindi, se è vero che il gas è la fonte fossile che inquina di meno e di conseguenza va usata come energia di transizione - come diciamo da tempo - non può essere una soluzione di lungo periodo.

Per questo
l'unica opzione seriamente praticabile in Italia è la terza. Il mix di fonti rinnovabili e nucleare. Infatti, questa soluzione ha un minor impatto ambientale - le centrali elettronucleari non emettono CO2 - e ci consente di raggiungere la neutralità in meno tempo ed è la meno costosa.

Guardatevi il
video. Come sempre con Azione facciamo proposte dettagliate. Chi è interessato trova tutti i numeri sul sito, dove facciamo un vero e proprio confronto tra le tre strade e spieghiamo che solo l'ultima è quella perseguibile
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Anche Matteo Richetti ha dedicato una puntata di "ColAzione con Matteo", il podcast di Azione, al tema del nucleare. Per riascoltarla cliccate qui.
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Sul nucleare c'è grande pregiudizio, soprattutto per la questione della sicurezza. Ma è ora di fare chiarezza.
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L'unico incidente ad una centrale che abbia mai causato vittime per via della radioattività è stato quello di Chernobyl. Si trattava però di un reattore privo dei più comuni sistemi di sicurezza, adottati già da decenni nei reattori occidentali.
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Ne è prova l'incidente di Fukushima dove la centrale giapponese, più vecchia di vent'anni rispetto a quella di Chernobyl, ha resistito al quarto terremoto più forte mai registrato.
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Sulla transizione ambientale, come su tutto il resto, si può scegliere se raccontare favole - e lo fanno in molti - o dire le cose come stanno.
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Il nucleare è l'unica strategia che può consentire all'Italia di salvaguardare l'ambiente, aumentare la sicurezza energetica e tutelare le fasce meno abbienti della popolazione e le imprese.
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