Con il viaggio a Mosca Salvini ha passato il limite
L'intervista di Repubblica a Carlo Calenda.
Calenda, è dal 3 maggio che Salvini ha intenzione di volare a Mosca, come aveva anticipato Repubblica. In quel caso aveva chiesto un visto, ma il viaggio era stato rimandato. Ora è tornato alla carica, anche dopo la brutta figura in Polonia. Perché?
"Perché non ha il senso del limite, della morale. Queste bambinate vanno bene quando parla di pensioni e tasse, non quando si parla della guerra e dei morti e quando l'Occidente è al lavoro per il cessate il fuoco. Così va oltre la spregiudicatezza".
Secondo lei cosa lo ha spinto a questa nuova uscita?
"Siamo in piena campagna elettorale. Gli italiani sono stanchi, prima il Covid ora la guerra in Ucraina. Inquietudine e paura ancora non ci hanno abbandonato e molti politici le usano per fini squallidi, come prendere un voto in più. Lo fa Conte che chiude una risoluzione al Governo, lo fa Di Maio con un piano per la pace che però non è condiviso da Draghi. Salvini è disdicevole".
Ieri il tweet più duro sul viaggio di Salvini è stato il suo ("Piantala di dire cazzate, perché la guerra è una cosa seria e drammatica. Quindi vai a baciare il caciocavallo, saluta le mucche sulla spiaggia e lascia lavorare gli adulti. Grazie").
"Ma certo, non se ne può più. Così si passa il limite, come se tutto fosse un gioco. Dice Salvini che non è certo di partire, ma allora perché non te ne stai buono e zitto e fai campagna elettorale in tranquillità come stiamo facendo tutti noi. E invece lui gioca, sa benissimo che ci sono due adulti che sono Mattarella e Draghi e poi ci sono i bambini populisti e sovranisti, dove in questo non si inserisce Meloni che sta portando avanti un linea politica precisa. C'è però Berlusconi che se ne esce ancora con frasi ambigue su Putin, e c'è un ragazzino in mutande al Papeete che non ha ancora detto nulla contro il capo del Cremlino ma ebbe però il coraggio di dire anni fa che scambierebbe due Mattarella per mezzo Putin. Ma ci rendiamo conto?".
Secondo lei cosa dovrebbe fare davvero Salvini ora?
"Si dovrebbe scusare con gli italiani per queste idiozie. E invece fa i sondaggi sulla pace: queste sceneggiate continue servono solo a nascondere i suoi legami di sudditanza con Putin. Ormai è un leader allo sbando e mi stupisce questo silenzio della Lega".
In che senso?
"Perché la parte seria della Lega, i ministri e i governatori, non hanno il coraggio di dirgli: basta, vai a giocare a biglie al Papeete? Dovrebbero opporsi seriamente".
Questa missione rinviata e ora di nuovo annunciata è una farsa per lei?
"Certo. Lui è un attore di farsa, come quando faceva il ministro dell'Interno e non si presentava mai in ufficio. Che statura etica è?"
Il gelo da Palazzo Chigi, la Farnesina che dice di non aver ricevuto nessuna comunicazione sul viaggio di Salvini a Mosca. Se davvero dovesse decidere di partire quali sono i rischi?
"Innanzitutto coprirebbe l'Italia di ridicolo. È tutta una questione di statura morale. Letta, con cui come si sa non vado sempre d'accordo, sta mantenendo una posizione netta, lo stesso sta facendo Meloni all'opposizione. Il resto è tutto un gran casino, gli altri leader politici giocano solo a differenziarsi dando colpa alla Nato o come Conte che dice di essere contrario all'invio delle armi in Ucraina e poi vota a favore. Così discreditano il nostro Paese".
Però è d'accordo con Di Maio che dice: "Con Putin parla Draghi"?
"Su questo sì però anche Di Maio...ha presentato un piano per la pace senza averlo condiviso con Draghi. Sa qual è la mia paura più grande?".
Qual è?
"La mia paura più grande sono questi bambini-leader politici che provano a rincorrere piccoli vantaggi elettorali incolpando la Nato, dicendo che gli americani sono peggio dei russi. Così non si può più andare avanti. Sono ridicoli e vanno fermati perché così il Paese imploderà. Non capisco Letta come fa a governarci insieme e non capisco come fa anche Meloni. La Lega ha l'opportunità di intervenire e dire basta al suo capo".
Pubblicato su Repubblica.